Il 7 agosto
del 1970, gli abitanti del paesino di Sela'i Da'iro in Etiopia, vissero
un’esperienza terrificante. Accade nella tarda mattinata, all’incirca verso le
11 e mezze, quando in piena luce, vari testimoni riferirono di sentire un
strano e forte rumore che veniva dalla foresta. Mentre l’insolito suono
aumentava, una sfera brillante di colore rosso, all’apparenza ardente, si
precipitò verso il villaggio. La misteriosa sfera luminosa impattò contro varie
abitazioni, distruggendole violentemente e sradicando alberi dal suolo.
L’oggetto continuò la sua inquietante traiettoria, volando a bassa altura e
parallelamente al terreno per circa 140 metri, per immediatamente poi –
terrorizzando gli abitanti – retrocedere e continuare la sua distruzione sopra
il paesino. Stavolta, oltre alle case, sorvolò una strada, il cui asfalto si
fuse e spezzò durante il passaggio. La sfera di fuoco scomparve in lontananza,
lasciando dietro di sé una scia di distruzione e di orrore. L’orribile
esperienza durò circa 10 minuti e almeno 50 case erano state distrutte al
passaggio del misterioso “meteorite”. In seguito, gli abitanti del villaggio
constatarono che una bambina era morta tra le rovine di una casa e almeno altre
8 persone erano rimaste ferite. Come prova dell’inteso calore dell’oggetto la
strada di asfalto presentava varie zone liquefatte, tutta l’erba circostante
che serviva da pasto per gli animali era bruciata e in una casa colpita dalla
collisione con l’oggetto si ritrovò una pentola completamente fusa.
Si venne a
sapere dell’incidente grazie ad un medico dell’Onu, il dottor Attal Makk, di
stanza nella zona che inviò una lettera con tutti i dettagli e con fotografie
dell’evento al ricercatore Joseph Allen Hynek. Apparentemente nella zona della
devastazione non si rivennero resti metallici che potevano indicare che la
distruzione avrebbe potuta esser stata causata da qualche tipo di proiettile
militare. Purtroppo non fece nessuna investigazione nella zona che potesse
confermare questa incredibile storia. Per di più, le foto, non potevano provare
i fatti narrati, perché potevano anche essere le foto di un eventuale conflitto
civile dell’Etiopia. Comunque, sia per il dottor Hynek che per il dottor
Vallée, fu una storia abbastanza verosimile da inserirla nel libro “The Edge of
Reality” (1976).
JOSE ANTONIO CARAV@CA
Proibita la riproduzione totale o parziale del materiale contenuto in questo blog senza espressa autorizzazione. Jose Antonio Caravaca.
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