sábado, 8 de marzo de 2014

LE “EVIDENZE” DEGLI INCONTRI RAVVICINATI...







Il cosiddetto "agente esterno" durante la creazione di incontri ravvicinati fornisce alcuni fattori comuni con altre esperienze UFO che si sono verificati in giro per il mondo, in maniera tale che questi episodi non siano confusi o etichettati come allucinazioni, problemi mentali o grossolani inganni.
In più "apporta", a volte, diversi tipi di evidenze fisiche (ustioni, buchi, macchie, impronte, ecc.) che rafforza – nella mente dei testimoni – l’idea che questi incidenti siano dovuti a un reale paradigma alieno.
Comunque sia, le tracce lasciate dai nostri sfuggenti "visitatori" sono di una tale sottigliezza da rendere queste incursioni nella nostra realtà quotidiana, sempre insondabili e difficili da credere per la maggior parte della popolazione.
Ma dal punto di vista della teoria della Distorsione, queste evidenze fisiche acquisiscono un valore radicalmente differente ai difensori dell'ipotesi extraterrestre.
La Distorsione afferma che l'agente esterno è in grado di "fabbricare" "Materia effimera" per dar corpo ad alcuni incontri ravvicinati, in modo che anche il testimone interagisca con la scena che ha davanti e non notando, in questo maniera, che gli presenta una perfetta "scenografia tridimensionale" orchestrata e decorata con elementi inconsci della sua propria psiche.
Ma la cosa più interessante dal punto di vista della Teoria della Distorsione è che le presunte tracce fisiche lasciate a terra dopo un atterraggio Ovni/UFO, non tralasciano di esser distorti da elementi perfettamente riconoscibili dai testimoni o dei ricercatori stessi, anche prima che questi sono stati prodotti: impronte, erba schiacciata o bruciata, rottami metallici, buchi, macchie di "olio", radioattività, ecc. Tutto più che prevedibile. Ma perché non si trovano evidenze di altro tipo, difficili da incasellare nei nostri parametri mentali o scientifici?
Ad esempio, perché nessun disco volante in fase di decollo ha trasformato i dintorni in una tinta bluastra, incluso gli alberi, la terra e le erbe?
Se siamo di fronte a una tecnologia quasi inimmaginabile per la nostra scienza, non potrebbe esser in grado di interagire nella nostra atmosfera e forse produrre tutti tipi di effetti, come pietre trasmutate in diamanti, od anche provocare la pioggia in un luogo deserto
 
Il 13 febbraio 1981, a Fuentecén, nella regione di Burgos avvenne un atterraggio OVNI/UFO dove i testimoni osservarono una strana creatura descritta come un robot, senza testa ne braccia. Più tardi vari giornalisti del quotidiano Pueblo, si trovarono di fronte ad una superficie di circa 5 metri quadrati, dove il terreno era bruciato.
All'interno dell’impronta si notarono tre fori che formavano un triangolo equilatero di 2 metri di lato, di circa 30 centimetri di profondità per 2 centimetri di diametro che i ricercatori ipotizzarono che poteva esser stato prodotto dall’atterraggio dell’OVNI.
I giornalisti del famoso giornale scrissero: .. "Il luogo risulta un po’ bruciato, ma è curioso notare, che questi resti carbonizzati non sembra prodotto da fiamma alcuna, ma da una forte folata di calore che avrebbe inaridito il terreno. Non vi sono ustioni profonde. I residui di cenere sono minimi e la superficie non sembra bruciata in modo uniforme, solo la parte colpita dal l'ondata di caldo."
 





Ma niente di tutto questo è accaduto semplicemente perché nessuno lo ha "immaginato" come una "cosa logica" e "probabile" prodotta dall'atterraggio di un disco volante.
E siccome tale informazione tacitamente non esiste nel materiale incosciente che l'agente esterno estrae dalla psiche del testimone nel momento in cui avviene la "comunicazione", non può rappresentarla nella sua proiezione effimera, che tenta di simulare una supposta visita extraterrestre, ma sempre come noi però la ipotizziamo.
Pertanto, come postula la Teoria della Distorsione nulla di ciò che viene presentato agli occhi dei potenziali testimoni è per questo totalmente sconosciuto.
Secondo la nostra ottica umana è più "ragionevole" e "comprensibile" che una nave spaziale aliena, comunque sia in grado di attraversare le distanze stellari bizzarri in poche frazioni di secondi o che proveninga da uno sconosciuto universo parallelo, deve per forza avere un "tubo di scappamento" quasi per comando divino... che bruci la vegetazione, lasci cadere una spruzzata di olio, o che provochi della radioattività.
E così, in una forma controllata e deliberata, prodotto di una abile manipolazione e distorsione delle informazioni incoscienti dei testimoni, l'agente esterno offre agli osservatori e agli eventuali ricercatori, tutto il "materiale" che si aspettano di trovare dopo l'atterraggio di una nave aliena ...








JOSE ANTONIO CARAV@CA


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domingo, 2 de marzo de 2014

QUANDO VEDEMMO DISCHI VOLANTI ...






 
 
Il 24 di giugno del 1947 il pilota civile Kenneth Arnold (1915/1984) a bordo di un aereo Callair collaborava nel lavoro di ricerca di un aereo militare scomparso quando, verso... le tre del pomeriggio, osservò una formazione di nove aeronavi molto brillanti in volo sopra il Monte Rainier (Washington). In seguito Arnold disse ai giornalisti che gli oggetti non erano aerei convenzionali, non avevano coda ed erano molto piatti.
Quegli strani artefatti che il pilota del Minnesota non poté identificare volavano all’incirca ad una altezza di 10.000 piedi muovendosi a una velocità stimata sulle 1.500 miglia all’ora ( 2.400 Km/h), con un movimento simile a quello che avrebbe fatto un piatto gettato sulla superficie del mare.
Fu questa affermazione del pilota che condusse la stampa a battezzare quegli oggetti come “dischi volanti”, infatti i giornalisti confusero il movimento delle aeronavi con la loro forma.
Il primo comunicato stampa emessa sopra l’incidente descriveva alcuni dettagli dell’avvistamento di Arnold, includendo questo significativo e a posteriori trascendentale errore: “Nove oggetti brillanti a forma di “piatto” volanti a un incredibile velocità e a un’altezza di 3.000 metri (10.000 piedi) sono stati segnalati ieri (24 giugno 1947) dal pilota Kenneth Arnold a Boise, in Idaho che si è rifiutato di far speculazioni circa l’origine degli stessi. Arnold, dipendente del Servizio Forestale U.s.a. era impegnato nella ricerca di un aeroplano perduto quando osservò i misteriosi oggetti giovedì alle ore 15:00. Gli oggetti volavano tra il monte Rainier e il monte Adams nello stato di Washington, secondo quanto affermò e parevano in formazione. Arnold disse di aver cronometrato il loro volo e stimò che stavano viaggiando a una velocità di circa 2.000 chilometri (1.200 miglia) all’ora. Interrogato a Yakima (Washington) circa l’accaduto dichiarò di essere perplesso ma aggiunse anche di aver parlato con una persona – che non identificò – di Ukiah (California) il quale gli assicurò di aver visto oggetti simili il 22 di giugno sopra le montagne di Ukiah. “Pare impossibile, – aggiunse Arnold – però è così”. A Washington DC nel Dipartimento di Guerra è stato dichiarato di non avere alcuna informazione sopra il misterioso avvenimento. Un portavoce dell’esercito, sorpreso dal rapporto di Arnold su questi oggetti che volavano a 2.000 chilometri (1.200 miglia) all’ora dichiarò, <<Nessun oggetto può volar tanto rapido, ad eccezione dei cohetes V-2 che hanno velocità vicina ai 6.000 chilometri (3.500 miglia) all’ora, e sarebbero troppo veloci per esser visti!>>.”

 
Kenneth Arnold sul suo aereo...




In un primo instante, e contro quello che potrebbe sembrare, per gli effetti che avrebbe poi avuto la sua osservazione, Kenneth Arnold non pensò che poteva esser stato testimone del volo di navi provenienti dallo spazio esterno ( leggi extraterrestri ), ma al contrario, credeva di esser stato testimone del volo sperimentale di un nuovo prototipo di aereo, di Jet, o di un missile dell’USAF.
Tuttavia, la Forza Aerea, così come altre agenzie governative nordamericane coinvolte nell’investigazione del fatto, comunicarono all’intrepido pilota che in quelle date non si erano effettuate alcun tipo di prove sperimentali nella zone del monte Rainer. In una lettera che inviò Kenneth Arnold al Comandante in capo della base di Wright Field Dayton in Ohio si può vedere chiaramente la sua opinione iniziale sulla questione: "E’ un vero peccato che voi non possiate fornire alcuna spiegazione per questi apparati, visto che ero convinto appartenessero al nostro governo ".

 
Kenneth Arnold mostra alla stampa, nel 1947, la forma di quegli oggetti osservati dal suo aereo. Anche se non si trattava né di un “platillo (piatto) volador” né di un “disco volante”, la maggior parte dei testimoni successivi al pilota del Minnesota osservarono questo tipo di macchine volanti suggestionati dalla stampa dell’epoca, che confuse lo spostamento delle aeronavi viste da Kenneth Arnold con la loro forma…


OVNI/UFO in forma di "platillo volador" osservato nell’Idaho, il 13 di Agosto del 1947. Il Signor. A. C. Urie insieme ai suoi due figli, Keith di 8 anni e Billy di 10 anni, mentre se trovavano al Rancho Lago Blue, nel Cañón Snake River, verso l’una del pomeriggio, osservarono uno strano oggetto volante di 6 metri di larghezza per 3 metri di altezza, che si muoveva a circa 22 metri di altitudine con una velocità approssimata di 1.600 chilometri orari. I testimoni, interrogati dagli agenti dell’FBI, dissero che l’artefatto era di colore azzurro e nella sua parte superiore aveva una potente luce rossa.





In seguito, con notizie di nuovi avvistamenti – all’incirca novecento avvistamenti in soli trenta giorni – dopo il racconto di Kenneth Arnold, cominciò ad estendersi le osservazioni di platillos volantes (dischi volanti) per tutto il pianeta... e la battezzata “Era moderna dei dischi volanti” cominciò a svilupparsi fino ai giorni nostri. Sebbene sia stato osservato, che fino all’anno 1948, l’ipotesi extraterrestre non catturò l’opinione pubblica, credendo che forse i maggior nemici degli americani di quei giorni – i russi – potevano essere i proprietari di quelle insolite aeronavi…




Gli effetti della distorsione

Ciò che è più sconcertante nell’incidente di Arnold, è che comunque il pilota assicurò di avere osservato degli oggetti a forma di “boomerang” o di “mezza luna”, molto piatti e senza cupole, la maggioranza degli avvistamenti che avvennero dopo la sua testimonianza descrivevano – sopratutto – artefatti in forma di piatti, gli arciconosciuti “platillos voladores” ( in italiano “dischi volanti” ) e con apparenti cupole. Questo dettaglio è estremamente interessante per il questo nostro studio.
In una intervista diffusa il 7 di aprile del 1950, dal radiocronista Edward R. Murrow, Kenneth Arnold chiariva l’errore dei giornalisti nel descrivere la sua esperienza: “Questi oggetti più o meno volavano come se (…) io direi che, saltavano come sopra le onde del mare (…) La maggior parte dei giornali capirono male (...) Dissero che io avevo detto che avevano forma di piattino [in italiano di disco], mentre io dissi che volavano come dei piattini”. Anche se curiosamente un’informazione da telescrivente arrivata da Pendlenton (Oregon) diede la notizia in forma corretta: “Kenneth Arnold, un veterano piloto e ingeniere di controllo degli incendi, si appigliò cocciutamente alla sua storia di aver visto nove aerei con forma di luna piena brillanti o missili senza equipaggio che volavano in formazione per lo meno a 1.200 miglia all’ora sopra al monte”. Nonostante questo, la maggior parte degli ufologi perpetuarono erroneamente l’immagine iconografica che il famoso pilota aveva avvistato nove dischi volanti sopra al monte Rainer, rafforzando in tal modo la credenza popolare inarrestabile – con l'aiuto del cinema e della fantascienza – che siamo stati visitati da dischi volanti pilotati da esseri extraterrestri. Nondimeno, tutto pare segnalare che nel giugno del ’47, a ragione dell’incontro di Arnold, si pose in funzione un tipo di gigantesco “mezzo” psichico sconosciuto, orchestrato da un agente esterno non identificato che entra in comunicazione con la mente dei testimoni, che fece in modo che migliaia di persone in tutto il mondo osservarono ed ebbero incontri ravvicinati con OVNIs/UFO. Dopo della devastante II Guerra Mondiale, la paura di un conflitto nucleare, la caduta di certi valori religiosi e politici, addolcito con l’auge della fantascienza, ha potuto creare il condimento perfetto per la creazione di questo mito moderno, la visita aliena.

 
Il quotidiano El Diario de Burgos pubblicò il 30 di marzo del 1950 una breve nota sopra un incidente avvenuto il giorno prima, e che contiene notevoli somiglianze con l’avvistamento di Arnold. "Secondo le informazioni che abbiamo potuto ottenere, a esattamente mezzogiorno e un quarto, trovandosi nell’aeroporto il comandante capo del settore di Villafría, don Esteban Ibarreche e il capitano don Salvador Ruiz Gómez Hedilla, capo del servizio di meteorologia, accompagnati dall’incaricato del servizio di telescriventi don Francisco Bescós Mombrano, sergente di trasmissioni, videro un ala volante che produsse un brusio percepibile anche se minore al rumore degli aerei. La visione durò tre minuti e l’artefatto, dopo aver diminuito la velocità notevolmente, scomparve all’orizzonte, penetrando nelle nubi, in direzione Sud Sud-Est. Di certo, cronometrando il tempo tardato nel cercare i cannocchiali, sui trentacinque secondi, ebbene, in questo piccolo lasso di tempo, cioè fino a quando tornai a localizzarlo, si era spostato di 10 Km. Al che, d’accordo con i calcoli effettuati con il comandante capo del Settore dell’aerodromo, il signor Ibarreche, è stato supposto che aveva una velocità tra i 700 e i 1000 Km. orari. Si insiste nell’affermare che questi dati non sono rigorosi, ma ipotizzati.”







Ma potremo andare più oltre in questo particolare caso. Possiamo anche monitorare lo “stimolo visivo”, seguendo i parametri della Teoria della Distorsione, che potrebbe aver messo in moto un agente esterno sconosciuto per creare davanti agli occhi di Kenneth Arnold la comparsa di quelle fantasmatiche aeronavi. Il pilota era proprietario di una piccola compagnia dedita all’estinzione degli incendi denominata “Great Western Fire Control Supply”, ed è molto probabile che abbia letto la ben conosciuta rivista “Popular Science” che nel suo numero di gennaio del 1947, offriva un articolo illustrato in copertina, dedicato a le “nuove macchine contro gli incendi”. All’interno della rivista vi erano vari articoli su aeroplani e altre questioni collegate con l’aereonautica che potevano richiamare l’attenzione di Kenneth Arnold per sfogliare o acquistare la rivista.


La rivista Popular Science pubblicò un interessante articolo che poteva aver “ispirato” l’esperienza di Kenneth Arnold.


All’interno della rivista vi era un amplio servizio su un aereo segreto dell’esercito americano, il XB-35. di aerodinamica rivoluzionaria e futurista, per la fine degli anni quaranta…
Alla sinistra, l’immagine, a colori, apparsa nella rivista del prototipo dell’aereo militare. A destra l’OVNI/UFO osservato da Kenneth Arnold. Le similitudini sono più che evidenti...






Ma soprattutto, nelle pagine della sopradetta rivista si poteva vedere un’impressionante fotografia a colori del prototipo di ala volante XB-35, un aereo futurista per l’epoca. Detta immagine poteva richiamare poderosamente l’attenzione del pilota e restar impressa nella sua memoria. Furono gli oggetti visti da Kenneth Arnold una distorsione di questa aeronave militare segreta? Per quanto questo sia probabile, ciò che è senza dubbio – ed è esso stesso un paradigma – è che la maggioranza dei testimoni seguiti a Kenneth Arnold, influenzati dai titoli di stampa dei primi anni, facendo riferimento a platillos voladores ( piatti volanti ) o a discos volatore ( dischi volanti ), osservarono un fenomeno che non ebbe inconvenienti nel mutare la sua forma esterna – da ala volante a plato volador ( piatto volante ) – soprattutto perché si nutre dell'incosciente dei testimoni, delle loro credenze e dei loro desideri. E probabilmente, la carica iconografica e mitologica di una possibile natura aliena, arrivò alla “possibilità” che si trattasse di prototipi segreti sovietici.
In ultima analisi, la visita extraterrestre è solo una “cortina fumogena” creata da un operatore ignoto per conformare e occultare la sua manifestazione, che continua ad essere una raffinata manipolazione psichica provocata da motivazioni sconosciute.
 

 


 

JOSE ANTONIO CARAV@CA

 

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