viernes, 24 de enero de 2014

LO STRANO CASO DEL Mr. BURTOO E DEI FANTASMI DELLO SPAZIO...




 
All’interno dell'ampia casistica OVNI/UFO esistono episodi davvero sconcertanti, dove soprattutto spunta l'esclusività e l'unicità di alcuni incontri che sembrano "fabbricati" appositamente per l'occasione e per il testimone in questione. Uno di questi incidenti avvenne negli anni Ottanta in Gran Bretagna, e contiene in sé la sua fine umoristica ironia...
Era l’una del mattino del 12 Agosto 1983, quando Alfred Burtoo, ex ufficiale dell'esercito britannico, che stava pescando tranquillamente sul Canal di Basingstoke (Hampshire), osservò una luce brillante, che veniva da North Town, e che discese dal cielo e atterrò molto vicino a dove si trovava.
 Alfred Burtoo senza dubbio protagonista di uno dei più bizzarri incontri ravvicinati con gli OVNI/UFO nella storia´.

 

 

In un primo momento, il testimone pensò che doveva essere un elicottero di una vicina base aerea militare. Mentre si serviva il tè del suo thermos, il suo cane Tiny, cominciò ad abbaiare furiosamente.
Dalle ombre emersero due strani esseri, di un metro e cinquanta d’altezza, con caschi dalle nere visiere che impedivano di vedere le loro facce ed entrambi indossavano una tuta di colore verde pallido, di un materiale simile alla plastica e senza cucitura o cerniere dalla testa ai piedi. Uno degli umanoidi, con gesti, alzando e agitando la mano destra, indicò a Burtoo di seguirli. "Io avevo 77 anni e non avevo molto da perdere", disse poi ai giornalisti il testimone, così il pensionato senza alcun timore decise di seguire i suoi strani visitatori.
Procedettero in fila lungo un sentiero alberato, Burtoo era in mezzo ai due umanoidi. "Abbiamo camminato lungo il cammino di funi fino a quando siamo arrivati alle sbarre che esistono nel ponte sul canale", e in quel momento come descrive il testimone, si verificò un evento insolito, il suo strano compagno di viaggio passò attraverso le sbarre come un fantasma", attraversandole nettamente, mentre – ovviamente – Burtoo dovette saltare il piccolo ostacolo. Poi, a pochi metri su una curva verso sinistra, lo stupito pescatore osservò uno strano artefatto di metallo posato sulla terra.

In quel momento esclamò: .. "Cristo! che diavolo è quello". Davanti a lui vi era una macchina enorme, come di alluminio lucido, all’incirca di quattordici metri di lunghezza e alto sui cinque metri e cinque, contornata di luci. Il carrello d’atterraggio era formato da due sostegni a forma di "sci". Attraverso una lunga scala con un corrimano telescopico, di circa tre metri e mezzo di lunghezza, Alfred Burtoo entrò all'interno dell'oggetto, che aveva un soffitto molto basso, tanto che il testimone dovette piegarsi un po’. La sala era di color nero, senza angoli e di forme morbide. Sul lato destro si aprì una porta che conduceva ad un ambiente di forma ottagonale e di aspetto "metallico infinito". La cosa più curiosa e sconcertante era che quella stanza, "puzzava un po’ di carne in decomposizione".
 

Lo strano artefatto osservato da Mr. Burtoo ...

 

 "Non ho visto alcun segno di dadi o viti, né ho visto attaccature in cui si congiungessero le parti dell'oggetto ", affermò Burtoo. "Quello che mi ha colpito particolarmente è stata una colonna del diametro di un metri e venti, che s’alzava dal pavimento fino al soffitto" e che nella sua parte destra aveva una "maniglia a forma di Z". Accanto questa "colonna" sul lato destro, il testimone ha vagamente distinguito che vi erano "due sagome simili agli esseri che avevano camminato con me lungo il cammino". L’ex militare fu posto sotto una luce di colore ambra, che dalla parete vicino al soffito sembrò analizzare il suo corpo per circa 5 minuti. Uno degli umanoidi chiese al testimone: “Qual’è la tua età?” La sua voce suonava come un incrocio tra cinese e russo. Quando il pensionato rispose che presto avrebbe avuto 78 anni, l'umanoide senza esitazione disse: "Puoi andartene, sei troppo vecchio e malato per i nostri scopi"... Burtto lasciò l’artefatto alquanto perplesso. Girando la testa, mentre camminava giù per le scale, notò che la parte superiore del dispositivo sembrava un enorme camino che girava in senso contrario alle lancette di un orologio. Con grande calma l’anziano tornò al suo posto di pesca dove aveva lasciato il cane. L'orologio segnava le due del mattino. Il nostro eroe beve il tè ormai freddo, che si era servito un'ora prima di quell’evento unico ed particolare nel suo genere. "Poi sentii un suono lamentoso, come quando viene avviato un generatore, e l'apparato salì in alto per poi scomparire a velocità molto elevata". Tale era la luminosità che emanava l'oggetto che il testimone potè vedere chiaramente in piena notte la sua piccola esca a galla in mezzo al guado e distante da lui un buon metro e ottanta. Il testimone continuò a pescare senza paura fino alle 12 e 30 e facendo un bottino di 9 pezzi. È interessante notare che, intorno alle dieci, Burtoo parlò con due poliziotti che pattugliano la zona e ha detto loro che aveva visto una strana luce nel cielo quella mattina, senza che questi a quanto pare diedero molta importanza alla sua testimonianza. Tornando a casa, Burtoo narrò la sua stravagante avventura a sua moglie e a un amico, anche se in un primo momento, disse loro che aveva visto una luce nel firmamento, senza mencionare nulla circa l'entrata nella nave o dell’insolita conversazione avuta con gli umanoidi.

Gli umanoidi conducono il testimone nel luogo in cui era atterrata la loro aeronave.
 


Nei giorni successivi la sua insolita esperienza Burtoo sperimentò una perdita di appetito e di peso, e difficoltà a dormire normalmente. Sintomi che poi si risolsero in breve tempo.  Nel luogo del presunto atterraggio Burtoo assicurò, che due giorni dopo l'incidente, il fogliame era schiacciato e disordinato, ma non si documentò graficamente nessun tipo di segni o impronte.  Alfred Burtoo scomparve il 31 Agosto 1986, e sua moglie Marjorie era convinta della realtà dell'esperienza avuta dal marito, che non aveva mai ritrattato su ciò che aveva vissuto quella mattina. Alfred Burtoo aveva servito nella Reggimento Reale della Regina nel 1924 e nel Reggimento dell'Hampshire durante la Seconda Guerra Mondiale.
Era ben conosciuto per il suo lavoro di storico e lavorò anche come bracciante e giardiniere.


 




JOSE ANTONIO CARAV@CA





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