viernes, 17 de enero de 2014

L´UFO DISTRUTTORE DELL´ETIOPIA


 
 
Il 7 agosto del 1970, gli abitanti del paesino di Sela'i Da'iro in Etiopia, vissero un’esperienza terrificante. Accade nella tarda mattinata, all’incirca verso le 11 e mezze, quando in piena luce, vari testimoni riferirono di sentire un strano e forte rumore che veniva dalla foresta. Mentre l’insolito suono aumentava, una sfera brillante di colore rosso, all’apparenza ardente, si precipitò verso il villaggio. La misteriosa sfera luminosa impattò contro varie abitazioni, distruggendole violentemente e sradicando alberi dal suolo. L’oggetto continuò la sua inquietante traiettoria, volando a bassa altura e parallelamente al terreno per circa 140 metri, per immediatamente poi – terrorizzando gli abitanti – retrocedere e continuare la sua distruzione sopra il paesino. Stavolta, oltre alle case, sorvolò una strada, il cui asfalto si fuse e spezzò durante il passaggio. La sfera di fuoco scomparve in lontananza, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e di orrore. L’orribile esperienza durò circa 10 minuti e almeno 50 case erano state distrutte al passaggio del misterioso “meteorite”. In seguito, gli abitanti del villaggio constatarono che una bambina era morta tra le rovine di una casa e almeno altre 8 persone erano rimaste ferite. Come prova dell’inteso calore dell’oggetto la strada di asfalto presentava varie zone liquefatte, tutta l’erba circostante che serviva da pasto per gli animali era bruciata e in una casa colpita dalla collisione con l’oggetto si ritrovò una pentola completamente fusa.
 
 
 
 
 
Si venne a sapere dell’incidente grazie ad un medico dell’Onu, il dottor Attal Makk, di stanza nella zona che inviò una lettera con tutti i dettagli e con fotografie dell’evento al ricercatore Joseph Allen Hynek. Apparentemente nella zona della devastazione non si rivennero resti metallici che potevano indicare che la distruzione avrebbe potuta esser stata causata da qualche tipo di proiettile militare. Purtroppo non fece nessuna investigazione nella zona che potesse confermare questa incredibile storia. Per di più, le foto, non potevano provare i fatti narrati, perché potevano anche essere le foto di un eventuale conflitto civile dell’Etiopia. Comunque, sia per il dottor Hynek che per il dottor Vallée, fu una storia abbastanza verosimile da inserirla nel libro “The Edge of Reality” (1976).
 
 
 
 
 
 
JOSE ANTONIO CARAV@CA


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